Sant'Agata sui due Golfi



























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Fonte: Un Gesuita coraggioso
di Giuseppe Germier.
    La Casa della Madonna venne edificata da Padre Francesco Saverio D'Aria (vedi nei personnaggi illustri) nei cui pensieri il carattere primo del suo istituto doveva essere la destinazione ai poveri. Era l'estate 1954 quando a Sant'Agata sui due Golfi si parlava nelle case e nei ritrovi sull'idea balorda che era venuta a quel prete lungo lungo, che parecchi chiamavano il monaco pazzo, per l'ardimento del suo progetto. Il terreno brullo e scosceso, su cui costruire l'edificio, gli venne dato gratuitamente dalla signora Maria Cacace. Per finanziare l'opera Padre D'Aria volle che il primo simbolico contributo venise da coloro a cui la casa era destinata: i figli dei senzatetto. Questi raccolsero un gruzzolo di alcune centinaia di lire, che, con grazia e con affetto offrirono al loro Padre. Successivamente la Provvidenza fece sì che l'Ingegnere Armando Rapolla fornisse disinteressatamente il progetto dell'edificio. I lavori cominciarono il 5 agosto del 1954, Mons. Giuseppe Jaccarino, parroco di S.Agnello di Sorrento, procedette alla benedizione della prima pietra. Il cantiere vero e proprio aprì l'anno seccessivo alla presenza del Ministro del Bilancio e futuro Capo del Governo Adone Zoli che, con la sua famiglia, era a villeggiare a S.Agata. Altri sostenitori del progetto furono il Ministro Silvio Gava e l'Arcivescovo di Sorrento S.E. Mons. Carlo Serena. Pur con qualche breve pausa, dovuta alle formalità burocratiche, alle difficoltà del trasporto dei materiali, acqua compresa, e al reperimento dei fondi necessari, la casa fu agibile dal 1957. Fu arredata con i contributi di benefattori privati, e cominciò a funzionare regolarmente come scuola elementare autorizzata. Gli ambienti vennero realizzati pieni di luce, spaziosi, disimpeganti, con rivestimenti in plastica, con ampie finestre, affacciantisi da un lato sul Golfo di Salerno, dall'altro su un ampio cortile, dove in un angolo fu costruita una grotta ad imitazione di quella di Lourdes, mentre in fondo alla pineta si animava il plastico di Fatima anticipato da una Via Crucis circolare. La proprietà degli immobili venne intestata alle Ausiliarie della Madonna, ordine fondato da Padre D'Aria, che ottennero il riconoscimento giuridico in data 8 novembre 1963. Le prime Ausiliarie che seguirono la vita religiosa furono Ines Ceracchio, Antonietta e Lucia Morassutti, Anna De Nola, Anna Smiraglia, Cristina d'Esposito di Torca, cui poi si aggiunsero diverse altre. Il loro riconoscimento ecclesiastico era già avvenuto come "Pia Unione" il 24 maggio del 1962 da parte dell'Arcivescovo di Sorrento Mons. Carlo Serena che ne approvò anche le costituzioni. Sull'edificio risalta la frase più cara al suo fondatore: "Mater mea, Fiducia mea".
Istituto Casa Della Madonna








































 






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