La chiesetta posta sulla cima del colle in posizione panoramica, molto amata dal Comandante Achille Lauro, è ben descritta dal Filangieri nella sua “Storia di Massa Lubrense” scritta tra il 1906 ed il 1910:”...era anticamente una piccolissima cappella, ed era juspatronato dei De Maria di Monticchio. Mons. Palma la trovò assai mal tenuta nel 1588. Il Nepita vide la pittura della Beata Vergine che ancora esiste. Fino a pochi decenni fa era servita da un eremita, che abitava in una piccolissima cella costruita sulla chiesa. Il buon pavimento ad ornati ha la data del 1763. Ma una rifazione importante vi fece il Primicerio Michele Bozzaotra, che n'era retore, nel 1836: vi edificò le due cappelle laterali, che formano una specie di crociera, il campanile e le stanzette sul piccolo vestibolo, ed ornò l'interno di stucchi bianchi. L'immagine a fresco, che prima si vedeva a traverso un vano aperto in un muro anteriore, con la demolizione di questo, fu scoperta nel 1904, e vi fu addossato l'altare marmoreo. Ciò facendosi apparve il resto dell'affresco, con i santi Francesco d'Assisi e Francesco di Paola. La Madonna bronzina è di mediocre fattura, ma non brutta...”.
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