Sant'Agata sui due Golfi



























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Le necropoli di Sant'Agata sui due Golfi

Il museo George Vallet di Piano di Sorrento
Fonti: Storia di Massa Lubrense di Riccardo Filangieri di Candida;
"Il Deserto di S.Agata sui due Golfi" di Luigi Poi;
Museo Georges Vallet di Piano di Sorrento.
   La scoperta di tre necropoli nei pressi di S.Agata ci dà la certezza che il luogo fosse abitato fin dal VII secolo a.C. da una popolazione di una certa consistenza. Nel 1810 sotto alla collina del Deserto, in località Acquara, fu scoperta una prima necropoli, ove furono trovati vasi di creta di rozza fattura, veniciati, e quasi tutti privi di ornamenti. Nel 1837 sempre sotto la stessa collina, ma nel versante settentrionale, ne fu trovata un'altra assai più vasta e ricca, le cui tombe, costruite in tufo, contenevano vasi di ogni specie e dimensione, anelli, collane ed altri ornamenti muliebri in bronzo, scodelle di rame, e perfino armi. Nelle stesso periodo, all'interno delle mura della collina del Deserto, in luogo detto Vadabillo, in concomitanza della destinazione del luogo a camposanto per i morti di colera, furono rinvenute altre tombe, con vasi ritenuti greci. Dagli oggetti ritrovati durante recenti scavi e studi della necropoli del Vadabillo, composta da un centinaio di sepolture, ad inumazione, databili tra la fine del VII e la metà del V sec. a.C., si deduce che le popolazioni indigene erano in contatto commerciale con altre realtà esterne, come quella Etrusca, probabilmente tramite la vicinissima città di Sorrento. Siccome sul Deserto di S.Agata si suppone ci fosse l'introvabile tempio delle Sirene, è stato di grande interesse il ritrovamento nel 1981,sempre nel Vadabillo, di un vaso su cui è raffigurata la sirena Parthenope, databile alla seconda metà del VI sec. a.C. .La posizione della Sirena, con le ali aperte, sembra voler spiccare in volo.
Il vaso, insieme ad altri oggetti e tombe sono conservati nel museo archeologico territoriale della penisola sorrentina, intitolato all'archeologo e studioso George Vallet, con sede nella splendida villa Fondi di Sangro a Piano di Sorrento (NA).
Il museo allestito a cura della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Province di Napoli e Caserta d'intesa con il comune di Piano di Sorrento e inaugurato il 17 luglio 1999 è il primo museo archeologico territoriale della penisola sorrentina e nasce dall'esigenza di raccogliere la documentazione la documentazione e i risultati delle più recenti campagne di scavo per ricostruire le fasi di popolamento e di trasformazione della penisola sorrentina dall'età preistorica fino a quella romana. Il percorso museale ha imposto una sezione ragionata dei materiali, finalizzata a dare informazioni generali sui siti archeologici della penisola sorrentina inseriti nel quadro più ampio delle fasi di popolamento della Campania antica.


Museo Archeologico della Penisola Sorrentina "George Vallet" Villa Fondi,
Via Ripa di Cassano, PIANO DI SORRENTO tel. 081 8087078 - fax 081 8087078







































 






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